Chimico-Fisico
Gli impianti chimico-fisici proposti da Depura per il trattamento delle acque, sia di scarico che di processi industriali, sono sistemi che permettono la rimozione di sostanze inquinanti o indesiderate, presenti nelle acque, mediante l’utilizzo di additivi chimici. Questo tipo di trattamento è finalizzato alla chiarificazione delle acque e viene applicato in tutti quei casi dove le acque da trattare contengono una elevata quantità di metalli pesanti, tensioattivi, oli minerali, materiali in sospensione e solidi sedimentabili, provenienti da vari processi produttivi. Questi additivi, chiamati comunemente “reagenti”, in particolari condizioni di temperatura e pH, reagiscono con le sostanze inquinanti favorendone l’abbattimento mediante precipitazione e/o neutralizzazione. Le sostanze inquinanti trasformate in precipitati chimici (fanghi) vengono poi ulteriormente trattate con sistemi di ispessimento e di filtrazione spinta (filtropresse e sistemi di essiccamento).
Le sostanze in sospensione possono poi essere successivamente eliminate con sistemi di filtrazione dell’effluente finale per una maggiore sicurezza e garanzia di depurazione e/o di raffinazione dell’effluente ad usi tecnologici.
La scelta dei reagenti chimici da utilizzare, le quantità da dosare e le tempistiche di reazione sono gli elementi di maggior importanza per poter ottenere un efficiente sistema di depurazione chimica, e dunque la tecnologia più adatta alle particolari esigenze viene scelta ad hoc in base alle caratteristiche chimico-fisiche delle acque da trattare.
Al fine di determinare i processi di depurazione chimica sono di fondamentale importanza le analisi delle acque alla fonte e le analisi dei reflui da depurare. Conoscendo poi il processo per il quale viene utilizzata l’acqua, verranno individuate tutte le fonti di inquinamento e tutte le sostanze disciolte nell’acqua. La depurazione chimica permette quindi di eliminare le sostanze indesiderate, ripristinando le caratteristiche iniziali a valle di un processo produttivo, consentendo:
– il ricircolo (parziale o totale) delle acque di processi produttivi
– lo scarico in corpi recettori a norma delle vigenti leggi in materia ambientale
Nel caso di scarico i corpi recettori degli effluenti, la normativa italiana D.Lgs. 152/99 differenzia mediante specifiche norme, le caratteristiche chimico-fisiche delle acque da scaricare a seconda dei corpi ricettori.